Come Coltivare i Meloni

Il melone (cucumis melo) è un’ erbacea annua con fusto prostato o rampicante. Dal trapianto in poi, la pianta di melone si sviluppa negli ambienti esterni aderendo al terreno e proliferando verso l’esterno con ramificazioni a stella. Su di esse trovano spazio fiori grandi imbutiformi di colore giallo oltre al noto frutto peponide ovale liscio o retato esternamente: il frutto internamente presenta una polpa giallo arancione più o meno acquosa, zuccherina, aromatica profumata con numerosissimi semi. Questo frutto è presente nella dieta mediterranea da tempo immemore e gli agricoltori di un tempo, erano soliti calare i meloni, posti in appositi contenitori, in fondo al pozzo al fine di sottrarli agli effetti delle elevate temperature estive. Per crescere il melone predilige un terriccio fertile di medio impasto. A livello di cure colturali la preparazione del terreno deve essere profonda per ovviare a qualsiasi ristagno d’acqua; la concimazione deve essere ottimale con sostanza organica da interrare con l’aratura o la vangatura. La semina inizia a febbraio, naturalmente in semenzaio a letto caldo o in serre riscaldate, dopo la crescita della quarta foglia nella piantina di melone si eseguirà il trapianto nel terreno ad una profondità di circa 2 –3 cm.

Le piantine di melone trapiantate potranno essere messe a dimora in buchette alla distanza di 150 – 180 cm tra le file di 100 cm sulla fila. Gli interventi colturali successivi da effettuare sono il diradamento delle piantine, quando raggiungono un’altezza di 15 cm, e l’irrigazione con tubi da giardino in funzione dell’andamento climatico e delle piogge, l’irrigazione va sospesa almeno un mese prima della raccolta per migliorare la qualità e la osservabilità dei frutti. Non è necessaria una eccessiva concimazione del terreno: una semplice pacciamatura e l’aggiunta di fertilizzante per piante naturale ricco di azoto (ottenuto ad esempio da compost) sono più che sufficienti. Si consiglia di non ripetere la coltura del melone sullo stesso terreno per almeno quattro anni. La raccolta si esegue in modo scalare, staccando il frutto dalla pianta madre quando si cominciano a vedere le prime screpolature nel peduncolo; nello stesso momento la scorza inizia a colorarsi del colore tipico della varietà. Tra le avversità delle piante che attaccano il melone vi è il ragnetto rosso, un parassita che disturba molto questa coltura e provoca delle macchie chiare sulle foglie determinandone il disseccamento.