Quali Sono le Differenze tra Materasso e Futon

A prima vista sembrano due semplici soluzioni per dormire, ma materasso e futon nascono da tradizioni lontanissime, rispondono a esigenze ergonomiche differenti e impongono modalità d’uso e di manutenzione quasi opposte. Conoscerne le peculiarità aiuta a individuare il supporto più adatto al proprio stile di vita, al clima dell’abitazione e alle preferenze posturali.

Origine culturale e concezione dello spazio

Il materasso occidentale moderno discende dallo “sommier” francese di fine Ottocento: strutturato, spesso usato in coppia con una base a doghe o con un box spring, diventa parte integrante dell’arredo stabile della camera da letto. Il futon, invece, appartiene alla tradizione giapponese e si colloca in un contesto domestico dove le stanze cambiano funzione durante la giornata; si srotola sul tatami per il riposo notturno e si ripiega al mattino liberando spazio per altre attività.

Struttura e materiali

Il materasso può ospitare molle Bonnell, molle insacchettate, lastre in lattice naturale, poliuretani espansi di varia densità o compositi ibridi. Questi strati, sovrapposti e differenziati per zone di sostegno, creano un’altezza media fra 20 e 35 cm che permette al corpo di “affondare” gradualmente. Il futon tradizionale è una trapunta spessa 5-10 cm, ripiena di cotone cardato pressato; quello “occidentale” ne conta 12-15 cm e talvolta include un sottile inserto di lattice o di cocco per migliorarne la resilienza. L’assenza di molle riduce al minimo il rimbalzo: il corpo riceve un appoggio fermo e uniforme.

Adattabilità alla colonna vertebrale

Un materasso multistrato può offrire zone differenziate (più morbide su spalle e bacino, più rigide in lordosi lombare), risultando ideale per chi dorme di lato e ha bisogno di accogliere le curve fisiologiche. Il futon fornisce un sostegno continuo, quindi favorisce una postura supina o prona con schiena ben allineata e bacino non sprofondato. Chi alterna spesso posizione laterale può percepire una pressione eccessiva su spalle e anche.

Gestione del calore e dell’umidità

I materassi moderni includono schiume traspiranti, canali interni di ventilazione e tessuti tecnico-silver per disperdere il calore corporeo; ciononostante l’altezza cospicua e i rivestimenti spesso sintetici trattengono parte dell’umidità, richiedendo basi areate. Il futon in cotone, essendo sottile e poggiato direttamente sul tatami o su doghe basse, respira naturalmente: l’umidità notturna diffonde verso l’esterno e, al mattino, si consiglia di arrotolarlo o appenderlo all’aria per scongiurare muffe.

Manutenzione e durata

Un materasso va ruotato testa-piedi ogni tre-sei mesi; alcuni modelli si capovolgono estate/inverno. La vita utile varia dai sette ai dodici anni, al termine dei quali le schiume cedono e le molle perdono elasticità. Il futon pretende cure quotidiane (arrotolamento, esposizione al sole) e una battitura periodica per ridistribuire il cotone. Se ben accudito dura cinque-otto anni; trascorso tale periodo il ripieno tende ad assottigliarsi e si sostituisce in blocco o si rinfresca aggiungendo nuovo cotone.

Ingombro e flessibilità d’arredo

Il materasso, con la sua altezza e la necessità di base rigida, è un elemento stabile e poco mobile. Pesando fra 20 e 40 kg richiede almeno due persone per lo spostamento. Il futon tradizionale pesa generalmente sotto i 12 kg ed è pensato per essere riposto in un armadio “oshiire”; quello occidentale può arrivare a 18-20 kg ma resta piegabile, quindi adatto a monolocali, camere multifunzione o zone ospiti da riconfigurare rapidamente.

Impatto ambientale

Il cotone del futon è biodegradabile al 100 %, ma la coltivazione richiede molta acqua; se proveniente da filiera biologica certificata riduce l’impatto. Il materasso a molle contiene acciaio riciclabile e poliuretani difficili da smaltire; le versioni in lattice naturale sono più eco-friendly ma comunque incollate a colle sintetiche. La scelta di modelli certificati “Cradle to Cradle” o con schiume da oli vegetali attenua il problema.

Costi indicativi

– Materasso entry-level a molle: 250-400 €. – Materasso memory/lattice di fascia media: 500-900 €. – Futon tradizionale giapponese: 200-350 €. – Futon occidentale con inserto lattice/cocco: 400-700 €.

Per chi è più indicato ciascuno?

**Materasso**: chi desidera un supporto calibrato sulle curve, soffre di dolori alle spalle dormendo su superfici rigide, preferisce fare manutenzione saltuaria e vive in stanze dedicate esclusivamente al sonno. **Futon**: chi privilegia minimalismo, superfici ferme, praticità di spostamento, ambienti multifunzione, climi umidi o caldi dove l’aria-azione continua evita ristagni, e apprezza la ritualità quotidiana di arrotolare e arieggiare.

Conclusione

Scegliere fra materasso e futon significa bilanciare postura, spazio e stile di vita. Il materasso offre comfort modulabile e manutenzione ridotta, ma occupa volume e costa di più; il futon regala essenzialità, ventilazione e versatilità d’arredo, a patto di accettare un sostegno più rigido e la disciplina di cure frequenti. Valutare abitudini di sonno, clima domestico e gestione quotidiana è la chiave per trasformare il riposo in un alleato di benessere, qualunque sia il supporto prescelto.