Alcune piante spontanee sempreverdi possono offrire un valore aggiunto al giardino verde. È il caso dell’edera, una delle piante rampicanti più diffuse per la sua facilità di coltivazione, oltre che per il suggestivo effetto scenico che regala arrampicandosi su muri, recinzioni in legno ed altri elementi di arredamento da giardino. Coltivare le piante, sia a terra che in vasi da giardino è davvero molto semplice, anche per chi non ha proprio il pollice verde. Per prima cosa l’edera è molto resistente: può sopportare temperature anche molto rigide e non ama l’insolazione diretta e va fatta crescere in una posizione ombreggiata o a mezzombra; è quindi perfetta per rivestire un muro o una rete rivolta a nord così da avere un po’ di privacy.
Anche innaffiare le piante non è un problema: l’edera infatti non richiede molta acqua ed è in grado di sopportare lunghi periodi di siccità. Senza contare poi che queste piante rampicanti crescono facilmente su ogni tipo di terreno e grazie alle loro radici aeree si attaccheranno praticamente a tutto. Chi invece preferisce una cascata di foglie aeree che scendono verso il basso potrà farle crescere in vasi da giardino da appendere sul terrazzo o nel portico di casa. Tra gli svantaggi bisogna tuttavia annoverare le avversità delle piante. Pur essendo molto resistente, l’edera è soggetta all’attacco da parte di afidi, ragnetto rosso e cocciniglie. Nel caso poi si dovessero notare macchie sulle foglie di colore giallastro, è possibile che la pianta sia stata attaccata dai tripidi, che andranno eliminati con un insetticida apposito. Se invece le foglie tendono ad annerirsi le cause sono da ricercare in un’innaffiatura eccessiva o in una malattia fungina. È bene ricordare infine che le foglie e le bacche dell’edera sono velenose sia per l’uomo che per gli animali domestici.